Ottobre missionario
DAL “ME” al “WE”
Questo è il motto del mese all’Istituto salesiano Cardinal Cagliero, abbandonare l’egoistico “me” per abbracciare la condivisione del “noi”. Ottobre, il mese missionario, offre infatti molteplici spunti di riflessione sulla necessità di seguire le indicazioni proposte dal Vangelo. Gesù infatti ha affidato la sua missione anche ai piccoli e invita tutti ad accogliere il Regno di Dio come i bambini.
E proprio i ragazzi della scuola media hanno potuto salutare con entusiasmo, venerdì 27 Settembre, i giovani missionari provenienti da ogni parte del mondo in visita al Cagliero: una tappa fissa prima di intraprendere il cammino che li porterà ad offrire il loro servizio ai più bisognosi.
La coraggiosa scelta di vita di questi uomini ha fatto nascere l’esigenza di poter collaborare al loro ideale nella quotidianità, attraverso una più sentita attenzione nei confronti di chi ci è vicino, sia in ambito scolastico, che familiare, con la convinzione che, facendo squadra, il risultato sarà migliore.
I ragazzi si sono dunque attivati non solo nella raccolta di offerte proposta dall’ Ufficio Missionario Diocesano, ma anche nella riflessione personale e si è compreso che “essere missionari” non vuol solo dire lasciare la propria casa e i propri cari per andare a soccorrere chi è in difficoltà nei Paesi lontani; per essere missionari è importante anche aiutare la signora anziana che abita di fronte a casa, magari facendole compagnia quando è sola o aiutare un amico in difficoltà nello svolgere i compiti, perché il dono del proprio tempo è il dono più prezioso.
Un celebre aforisma afferma che “Fare il bene e farlo bene è doppio bene”, proprio perché l’altruismo non deve essere un’imposizione, bensì la convinzione personale che nel mondo siano le piccole cose a fare la differenza.
E allora, accantonando per un attimo i più celebri film d’avventura, un pensiero fa capolino:”Quanto sarebbe bello il mondo se i veri eroi fossero proprio quelle persone che hanno deciso di mettere gli altri al primo posto, senza poteri straordinari ed effetti speciali, ma con la grande forza della generosità”.