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Ellie & Maggie

Due nuovi amici per le classi seconda della scuola primaria

Ellie e Maggie sono due peluches che gli alunni delle classi seconda della scuola primaria hanno adottato. Ogno allievo, a turno, porta a casa uno dei due pupazzi per una settimana e, su di un quaderno, appunta tutte le attività e le avventure che vivono insieme, le persone e i componenti della famiglia che gli fa incontrare, le storie che gli racconta o i film che guardano insieme. Tornati in classe presentano ai propri compagni il libro delle avventure e, aiutati dalla maestra, raccontano a tutti cosa hanno fatto insieme. Cosa c’è di speciale? Presto detto, tutto viene svolto in lingua inglese!

Per questa sua prima avventura Ellie ha fatto qualcosa di veramente speciale: è stata a Roma, camminando lungo la via Francigena con il grande Andrea De Vicenzi atleta che, con una gamba sola, ha percorso i mille chilometri del pellegrinaggio da Aosta a Roma. Di lui parla anche la Gazzetta dello sport.

Un sincero grazie al piccolo Francesco che ci ha fatto conoscere questa incredibile storia, se questo è l’inizio… chissà quante altre avventure ci faranno vivere Ellie & Maggie!

Compito di realtà

Il medioevo

UNA LEZIONE INTERATTIVA

Una delle metodologie didattiche applicate con successo dai nostri insegnanti è il compito di realtà. Uno strumento utile al consolidamento delle conoscenze e al coinvolgimento degli studenti nella vita scolastica. Gli studenti sono stimolati a lavorare in gruppo e a

  • pianificare, progettare, costruire
  • valutare e autovalutarsi
  • fare ricerche e rielaborare informazioni
  • esporre alla classe, con diverse modalità, i risultati dell’apprendimento

Una lezione di storia può diventare più appassionante se ci si veste in costume medioevale per comprendere meglio le abitudini e gli stili di vita dell’epoca.

Imparare giocando

Il gioco può favorire l’apprendimento significativo

Esistono diversi tipi di apprendimento, classificati da studiosi di ambiti differenti: l’apprendimento significativo è universalmente riconosciuto come quello più efficace e duraturo che si possa sperimentare.

Il gioco possiede tutte le caratteristiche perché, attraverso di esso, si realizzi un apprendimento significativo, in quanto è in grado di integrare molteplici componenti:

  • affettive (il divertimento, il piacere)
  • sociali (la squadra, il gruppo, il rispetto delle regole)
  • motorie e psicomotorie (il movimento, la coordinazione, l’equilibrio),
  • cognitive (l’elaborazione di strategie di gioco, l’apprendimento di regole)
  • emotive (la tensione, la sfida, il senso di liberazione, la paura)
  • culturali (le modalità di relazione, il significato del gioco stesso)
  • transculturali (la necessità delle regole condivise, il linguaggio comune del gioco)

Il gioco è quindi un’esperienza complessa e coinvolgente che permette ai bambini di partecipare, di essere protagonisti, di apprendere attraverso il fare, in modo costante e naturale, accrescendo le loro conoscenze e competenze.

Le attività di didattica ludica sono il frutto di un continuo aggiornamento delle nostre insegnanti che stimolano gli alunni a giocare seriamente e ad imparare in modo giocoso. Le lezioni frontali, che costringono ad immani sforzi di attenzione i bambini, sono di concezione ormai superata e lasciano il via libera all’avventura dell’apprendimento giocoso, divertente. Si tratta di sviluppare una didattica che sia in grado di cogliere il bisogno di coinvolgimento e di gioco dei bambini e al tempo stesso capace di essere efficace per gli obiettivi che si propone. Siamo ben consapevoli che ad una strategia didattica efficace è necessario affiancare  un clima di benessere diffuso, coltivato in classe dando fiducia agli allievi, sapendo che loro hanno il potere di imparare sempre, anche e soprattutto giocando.

Il gioco africano Awalè, conosciuto anche come il gioco della semina e del raccolto, ben si presta all’apprendimento delle decine, delle unità e del valore posizionale delle cifre nella classe prima della scuola primaria.

Radio club

LA RADIO ENTRA A SCUOLA

Eporadio, la web radio di Ivrea,  per il secondo anno consecutivo è partner nella produzione di un programma radiofonico realizzato da un gruppo di ragazzi della scuola secondaria di I grado: “I ribelli”. La radio entra a scuola, o è la scuola ad entrare in radio? Entrambe le affermazioni sono vere, poiché gli alunni portano in trasmissione le proprie istanze, il proprio sentire, mentre la radio, a scuola, li aiuta ad esprimersi in pubblico e ad articolare un monologo capace di intrattenere una platea. I temi affrontati nelle puntate di cadenza mensile saranno di diverso tipo: non mancheranno interviste e temi di attualità, analizzati con lo sguardo dei più giovani. Le puntate sono realizzate a scuola in orario pomeridiano, sotto la supervisione del dj Alex Metticelli che coordina il lavoro di redazione. Le registrazioni sono invece incise nella sede di Eporadio a Ivrea. Gli ascoltatori hanno il privilegio di poter sentire ragazzi adolescenti senza alcun tipo di filtro, entrando nel loro mondo di sogni, valori, richiesta di attenzioni, in cui è spesso difficile trovare punti di contatto con gli adulti. E’ un’occasione unica per superare alcuni preconcetti nei confronti del mondo giovanile e scoprire che il futuro è, probabilmente, in buone mani.

https://www.quotidianocanavese.it/cronaca/ivrea-i-ragazzi-delle-scuole-medie-entrano-in-radio-con-ribelli-24225

 

 

Cardinal Cagliero di Ivrea: una vocazione missionaria da 125 anni

Un inizio carico di significato quello dei 125 anni della casa salesiana di Ivrea, dedicata ad uno dei primi giovani missionari di Don Bosco, il Cardinal Cagliero.

Domenica 17 settembre si è infatti svolta di inizio anno scolastico che ha radunato allievi e genitori delle scuole elementari e medie dell’Istituto. In questo contesto l’Eucaristia è stata presieduta da Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea, che contestualmente celebrava i 50 anni di presenza nella città eporediese.

“Nel mio lungo viaggiare per il mondo come presidente di Pax Christi ho potuto constatare come nei luoghi più impensati trovassi la presenza di missionari o ex allievi che proprio da questo Istituto erano partiti” Mons. Luigi Bettazzi

La festa, che ha goduto inoltre della presenza degli ultimi due direttori della casa, Don Eligio Caprioglio e Don Riccardo Frigerio, è continuata, in puro stile salesiano, con la condivisione del pranzo ed un pomeriggio di giochi per ragazzi e genitori insieme.

Un ulteriore momento significativo è stato la visita di una nutrito gruppo di missionari salesiani provenienti da tutto il mondo che, guidati dal Consigliere Generale per la Missioni, Don Guillermo Basañes, hanno potuto visitare quello che rappresenta un pezzo importante della storia missionaria salesiana in preparazione del Mandato Missionario che si è tenuto a Valdocco domenica 24 settembre.