100 anni sulle orme di don Bosco: don Nicola Faletti
Domenica 19 Febbraio, alle ore 10,15, presso la Chiesa dell’Immacolata Concezione di Cuorgné don Nicola Faletti, salesiano di don Bosco, festeggerà il suo 100° genetliaco. A presiedere la Solenne Concelebrazione vi sarà Mons. Pier Giorgio Debernardi, Vescovo di Pinerolo.
Sarà occasione per la Città di Cuorgnè, per la Parrocchia San Dalmazzo Martire, per la Famiglia salesiana e per gli amici della Compagnia di San Callisto Caravario, di stringersi intorno ad un sacerdote che incarna profondamente lo spirito di don Bosco e che con instancabile zelo si è sempre prodigato per il bene della popolazione della Città natale di Callisto Caravario e di Villa Castelnuovo.
Riportiamo uno stralcio di un articolo, a firma Giovanni Costantino, apparso sul quotidiano online di Avvenire:
100 anni sulle orme di don Bosco. Il salesiano don Faletti festeggia il secolo di vita
Per oltre 70 anni è stato il punto di riferimento degli istituti salesiani di San Benigno e Cuorgnè (Torino): insegnante, animatore, organizzatore di attività artistiche e culturali
Cento anni spesi per don Bosco. Il Canavese salesiano (e non solo) festeggia il secolo di vita di don Nicola Faletti, decano dei salesiani piemontesi. Nato il 26 gennaio 1917 a San Raffaele Cimena, nel Chivassese, entrò a Valdocco per frequentare le scuole medie. Presentato al beato don Filippo Rinaldi, rettor maggiore e terzo successore di don Bosco, ne ricevette la benedizione. Il 9 giugno 1929 assistette commosso alla traslazione della salma di don Bosco dal collegio di Valsalice alla Basilica di Maria Ausiliatrice. In questi anni, ammirato dai racconti dei missionari salesiani, maturò in lui la vocazione che lo porterà ad essere ordinato sacerdote il 2 luglio 1944. Nel marzo 1930 partecipò come cantore alla Messa di trigesimo ordinata a ricordo dell’eccidio in Cina di don Callisto Caravario, il missionario salesiano martirizzato nella missione di Linchow (Cina).
Alla funzione, officiata nella Basilica di Maria Ausiliatrice, partecipava anche Rosa Morgando, madre del religioso trucidato. Diversi anni dopo proprio don Nicola Faletti diverrà custode della memoria e dei luoghi del martire canavesano, nato a Cuorgnè ( Torino) l’8 giugno 1903. Ogni anno accoglieva gruppi di giovani e di fedeli provenienti dall’Estremo Oriente per visitare il paese d’origine di san Callisto Caravario. Per oltre 70 anni don Nicola è stato punto di riferimento degli istituti salesiani di San Benigno e Cuorgnè (Torino): insegnante, animatore, organizzatore di varie attività artistiche e culturali.
Gli oltre 30 anni di ministero parrocchiale a Villa Castelnuovo (dal 1972 al 1974 e dal 1987 ad oggi) e i 50 anni di servizio sacerdotale come cappellano presso la casa salesiana Maria Luisa Vaschetti a Castelnuovo Nigra lo hanno sempre visto amico e guida di ogni fedele. Da alcuni anni il religioso è ospite dell’Istituto Cardinale Cagliero di Ivrea, continuando il suo ministero sacerdotale a Castelnuovo e a Cuorgnè. «Il suo sorriso, il suo esempio e la sua fede cristallina – spiegano i parrocchiani – trascinano ciascuno di noi.
Con il suo stile da umile parroco di campagna dimostra una forza impressionante in grado di sorreggere ciascuno di noi nella nostra fragilità».
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